Le ragioni di un
nome
Danza in Scena.
Perché? La Danza è, sin dall’antichità, arte scenica per
definizione, insieme al teatro e alla musica. Ma non è estranea alla
scena della vita, la quale porta ad esporsi, a relazionarsi, a
confrontarsi, ad accettarsi, a proporsi in maniera seria.
La disciplina
individuale e di gruppo, l’interiorizzazione del linguaggio del
corpo e di quello coreutico, sotto la guida di una mente che via via
si apre e si impadronisce del bagaglio tecnico necessario,
rafforzano l’autostima e pongono in grado di raccogliere la sfida
della ‘scena’, di muoversi cioè sempre come se si avesse davanti un
pubblico, con la responsabilità quindi di esporsi personalmente
fidando unicamente sul patrimonio specialistico fatto proprio,
dando prova delle abilità acquisite, consapevoli che il giudizio
critico sarà positivo in funzione della serietà dello studio durante
tutto l’anno accademico. La ‘scena’, quindi, metafora della vita? E
perché no? Del resto, quante volte nella vita occorre ‘tenere la
scena’: situazioni scolastiche, familiari, di lavoro, private,
pubbliche…
Obiettivi formativi
Quello più generale, e certo il più
ambizioso, è quello di aiutare ogni allievo/a a comprendere ed
esprimere il proprio potenziale, sia emotivamente che fisicamente.
La danza è una disciplina esigente, e
un’arte difficile. Ci vuole una grande forza di volontà e di spirito
per accettarne il rigore.
L’insegnamento promuove la
consapevolezza del corpo e la concentrazione, sviluppando negli
allievi la sensibilità e la capacità espressiva. Ovviamente, esso
viene calibrato in un percorso progressivo che tiene conto sia
dell’età che del personale livello di preparazione e di
conseguimento di abilità specifiche.
Nei bambini vengono promosse la
capacità fisica, la coscienza di sé, il sentimento di gruppo, la
fantasia, la musicalità, il senso del ritmo. Ma anche la disciplina,
il rispetto delle regole e dei compagni, la padronanza dei movimenti
del corpo. L’esperienza dimostra che se i bambini hanno veramente il
piacere di applicarsi in qualche campo, non li spaventa un intenso
lavoro, ma sono anzi capaci di profondervi un grande impegno.
La danza, nella nostra Scuola, viene
intesa quindi proprio come uno strumento educativo in senso
psico-motorio (affiancandosi quindi agli altri tradizionali ambiti
educativi), che aiuta gli allievi a crescere in maniera equilibrata
sotto i diversi aspetti (fisico, mentale, emozionale, affettivo,
cognitivo, artistico), in armonia con le proprie capacità personali.
Obiettivi artistici
Il percorso prosegue. Il cammino della
danza è progressivo ma costante. Essa aiuta a massimizzare le
capacità di movimento creativo, le possibilità espressive, lavorando
sul proprio corpo con il piacere di esplorarne le risorse.
Una didattica di alto livello è
fondamentale, sia per la Danza Classica che per la Danza Moderna, ma
il desiderio di migliorare sempre di più appartiene esclusivamente a
ciascuno degli allievi. Ognuno di loro apprende e progredisce
individualmente, e come individuo deve essere considerato dal Team
docente, che deve trasmettere la gioia della danza e del movimento
ritmico (a seconda della disciplina scelta). Il Team saprà infondere
fiducia e consapevolezza sulla base di un percorso tecnico che
unisce la scoperta e il rilievo delle singole potenzialità
nell’ambito di un gruppo sincrono, nel quale si impara ad integrarsi
tutti insieme per dar vita ad un risultato unitario.
Il talento di ciascuno viene quindi
esaltato singolarmente e collettivamente, la promozione personale si
integra con quella del gruppo, le difficoltà tecniche vengono
affrontate e superate con adeguati livelli di motivazione ed
autostima, le capacità motorie via via più sofisticate aumentano il
grado di sicurezza nell’affrontare repertori sempre più arditi.
L’obiettivo artistico più alto sarà
forse, in definitiva, non solo quello di formare ‘alcuni’ allievi
perché possano intraprendere il difficile percorso per diventare
ballerini, ma quello di aiutare ‘tutti’ gli
allievi ad esprimere il meglio di sé e, con ciò e perciò, a farne
delle persone mature, consapevoli, e fiere.
Fiere di aver imparato a danzare da
noi e con noi.
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